Lui distolse lo sguardo. “È solo che… io lavoro qui. Non voglio che il personale lo scopra. Potrebbe diventare strano se sapessero che sto accettando un rene da qualcuno con cui esco. Ci sono delle questioni di politica, e non voglio che si spettegoli” Le sembrò un po’ strano, ma non impossibile. Annuì lentamente. “Va bene. Se questo rende le cose più facili”
L’intervento fu programmato nel giro di poche settimane. Gli appuntamenti si accavallarono: visite, immagini, esami finali. Maya si allenò meno, mangiò in modo diverso, non lo disse quasi a nessuno. Il suo allenatore se ne accorse, ma non insistette. Si disse che era una cosa temporanea. Una pausa in un lungo percorso. Avrebbe potuto riprendere il ritmo più tardi. Doveva crederci.