“Oh”, disse con un’alzata di spalle. “È solo un bambino. Si agita durante i lunghi viaggi” Daniel annuì una volta, controllando il respiro. “Lo capisco. Ma questa è un’auto silenziosa. E i calci non si sono fermati” Lei fece un sorriso stretto e condiscendente. “Prima o poi si calmerà. Si calma sempre”
Qualcosa si allentò nel petto di Daniel, come una corda sfilacciata che finalmente si spezza. “Preferirei che si calmasse ora”, disse, con voce più ferma, più tranquilla, ma con un mordente che non riusciva ad ammorbidire. La madre alzò le sopracciglia in modo teatrale, poi ridacchiò – in realtà ridacchiò – e scosse la testa.