Si sedette e aprì il portatile. Connor era già uscito, con l’asciugamano sulle spalle. Scorse il desktop, ignorando il proprio riflesso nello schermo. Questa volta non esitò. Andò direttamente al calendario: la sua personale tabella di marcia di ogni giorno, di ogni ora.
Il layout era ordinato e codificato a colori, proprio come lo ricordava. Riunioni, appuntamenti, promemoria. Scorse lentamente, lasciando che gli occhi si adattassero. Poi lo vide. Un piccolo blocco ricorrente il martedì e il giovedì: “Elena – 6PM @ Bloomingdale Ave” Non un’azienda. Non un’attività. Un nome. Un luogo.