Un uomo trova una stanza nascosta mentre ristruttura, quello che c’è dentro lo spinge a chiamare l’FBI

“Sembrerà strano”, disse al centralinista, con la voce tremante. “Ma abbiamo trovato una… stanza sigillata sotto casa nostra. E una porta di metallo. E qualcosa sta… perdendo? Si sta sviluppando? Non lo so. Ma non è sicuro. Per favore. Abbiamo bisogno che venga qualcuno” Nel giro di pochi minuti, un’auto di pattuglia si avvicinò al loro vialetto.

L’agente Riley, un uomo sulla trentina dall’aspetto stabile, li seguì all’interno. Ascoltò la storia senza interrompere, tranne che per un irrigidimento della mascella quando menzionarono le escrescenze nere e il metallo vibrante. “Mostratemi”, disse. Lo condussero al muro divelto, alla scala, all’apertura nel pavimento. Riley si accovacciò, fece luce con la torcia nel pozzo… e tacque.