Il blocco di cemento era stato versato sulla sommità di un pozzo in discesa. Non si trattava di una piccola cavità o di un’intercapedine, ma di un vero e proprio salto verticale, profondo forse due metri e mezzo, rinforzato con travi di legno su entrambi i lati. Qualcuno aveva intenzionalmente creato un livello inferiore nascosto sotto il soggiorno.
Daniel espirò tremando. “Questa è… questa è un’altra stanza” Megan deglutì. “Chi costruisce una stanza… e poi la sigilla?” I suoi occhi si diressero verso le vene nere simili a radici che si estendevano lungo l’asta. Sembravano ancora più spesse, come se fossero state eruttate verso l’alto, cercando di fuggire.