Nei giorni successivi, Manny visitò brevemente la ragazza, Mia, lasciando sempre che fosse lei a dettare il ritmo. Attraverso frammenti esitanti, la ragazza iniziò a rivelare pezzi della sua storia in frasi morbide e tremanti, rilasciate come segreti. Parlava come se tutto ciò che aveva subito fosse ancora abbastanza vicino da poter essere toccato e potesse inghiottirla di nuovo.
Alla fine spiegò che “Max” non era affatto il cane. Max era il suo fratello adottivo più grande, quello che cercava di farle da scudo quando la loro casa diventava spaventosa. La sua voce si addolcì quando pronunciò il suo nome, portando con sé desiderio e preoccupazione, come se temesse che ricordare potesse significare perderlo per sempre.