Il personale si blocca per l’orrore quando un cane entra in ospedale portando questo..

Più tardi, quando lei gli portò un’altra ciotola d’acqua, il cane bevve a sorsi lenti e deliberati, poi si voltò verso il bicchiere. Elena gli parlò attraverso il vetro, a voce bassa e ferma. Le orecchie del mastino si inclinarono in avanti alla sua voce. “Valorian”, provò, il nome arrivò non invitato, una parola con dentro dell’acciaio.

Elena sorrise nonostante la stanchezza. “Valorian”, disse di nuovo dolcemente. “Per ora sarà il tuo nome” Le sue orecchie si tinsero a quel suono, come se stesse aspettando che qualcuno lo chiamasse. La sua coda batté una volta, come un’educata puntualizzazione. “Valorian”, ripeté lei, e il suo sguardo si addolcì, come se la parola gli si addicesse.