Quando il convoglio rientrò a St. Mary’s, il crepuscolo si era ormai addensato sulla città. Valorian tornò attraverso le porte scorrevoli, di nuovo fradicio ma calmo, diretto verso il vetro della Baia Tre. Elena sentì qualcosa che le si stringeva nel petto. “Bentornato a casa”, mormorò. Lui si sistemò, scuotendo la coda una volta.
La ragazza si era svegliata brevemente mentre lui non c’era, gli occhi si erano aperti per qualche secondo prima che il sonno la ricomponesse. Quando Elena le disse con dolcezza: “Il tuo cane è tornato”, un lieve sorriso le si disegnò sul viso. Ora, vederli di nuovo insieme – il bambino che riposa, il guardiano che veglia – rendeva l’intero reparto più tranquillo, come se la riverenza fosse contagiosa.