A mezzo miglio di distanza, trovarono un debole sentiero di erba schiacciata e impronte di stivali ammorbidite dalla pioggia. Valorian si fermò, con i nervi tesi e la coda rigida. “C’è qualcosa davanti”, avvertì il conduttore. Il mastino si voltò verso un gruppo di alberi dove un telo si afflosciava sotto l’acqua, con i bordi bloccati da pietre.
I detective si avvicinarono, con le torce che scrutavano l’oscurità. Sotto il telo, trovarono i resti di un accampamento: involucri abbandonati, una stufa arrugginita e una cravatta rosa per capelli di una bambina semisepolta nel fango. Il mastino la annusò una volta, poi alzò lo sguardo verso il detective, emettendo un sommesso mugolio.