Il cortile si estendeva come un lenzuolo pallido, con cumuli morbidi e angoli scuri sparsi sotto gli alberi. Raymond strinse gli occhi, cercando di individuare un movimento. All’inizio non c’era nulla. Solo l’impeto del vento, lo scricchiolio dei rami e l’implacabile quiete dell’inverno.
Poi lo vide. Vicino alla staccionata più lontana, semisepolto in una deriva, qualcosa si contorceva. Fece qualche lento passo in avanti. La forma era indistinta, ma c’era sicuramente. Una protuberanza irregolare nella neve, appena visibile ma innegabilmente fuori posto.