Quando arrivò il giorno dell’operazione, Kiara era consumata dai nervi. Provò le sue battute allo specchio, riproponendo più volte nella sua mente i possibili scenari. Niente le sembrava naturale. Cambiò più volte abito, sperando che il look perfetto potesse alleviare la sua ansia. Alla fine si decise per un look casual ma curato e fece un respiro profondo. Era il momento.
Il bar era poco illuminato, proprio come lo ricordava. Il familiare profumo di legno e le lievi tracce di birra versata la colpirono quando entrò. Individuò quasi subito Ethan, seduto al bancone. Il suo volto si illuminò appena la vide. Kiara si costrinse a sorridere calorosamente, ma il cuore le batteva forte mentre si avvicinava. “È passato troppo tempo”, disse Ethan, con la voce intrisa di quello che sembrava un affetto genuino.