Tornata a casa, installò meticolosamente le telecamere, posizionandole dove nessuno avrebbe potuto notarle: la stanza dei giochi, il cortile, le camere dei bambini e persino il soggiorno. Ogni angolo della casa sarebbe stato monitorato. Non c’era più spazio per i dubbi.
Per i primi giorni non emerse nulla di insolito. I filmati mostravano i tipici battibecchi tra i ragazzi ed Esther: discussioni per i giocattoli, piccoli litigi e scherzi tra fratelli. Tutto sembrava normale, anche se l’intuito di Veronica le diceva che non era così.