Cane che piange si rifiuta di lasciare la coperta. La donna chiama immediatamente il 911 quando vede ciò che sta custodendo

Tina si premette i palmi delle mani contro le tempie, combattendo l’impulso a correre in avanti. Voleva strappare la coperta, per porre fine al tormento di non sapere. Ma la paura la bloccava, mentre l’avvertimento del centralinista riecheggiava: non interferire, non peggiorare la situazione.

I minuti si susseguirono come ore. L’aria della sera si raffreddava, un brivido le sfiorava le braccia, amplificando l’urgenza. Se all’interno c’era un bambino, l’ipotermia poteva già insinuarsi. Avvolse il cappotto più strettamente, come se cercasse di proteggere dal freddo la piccola vita indifesa.