Quando raggiunse la stazione, Pedro si fermò appena per chiudere la portiera dell’auto. Entrò di corsa, con il respiro affannoso, e si avvicinò alla reception. “Il cane”, disse, con la voce tremante. “Quello investito dall’auto una settimana fa. Bianco e nero. Per favore, sa cosa le è successo?”
L’agente alzò lo sguardo, dapprima neutro, poi lentamente cambiato mentre ricordava il caso. “Sì, abbiamo avuto una segnalazione. Il cane non ce l’ha fatta. È morta poco dopo. L’abbiamo cremata due giorni dopo” Pedro rimase immobile, congelato, prima che il suo volto si accartocciasse e cominciassero a scendere le lacrime.