Arthur si schiarì la gola e chiamò. “Ehi, qualcuno può almeno dare un’occhiata a questo?” Alzò il braccio contro la parete trasparente. La pigmentazione era ancora presente, lieve ma visibile, come un livido che non si attenua.
Nessuno rispose. Nemmeno uno sguardo. Non lo stavano ignorando per essere crudeli, si rese conto. Erano solo troppo assorbiti dalla cosa al centro della tenda. Poi, un cambiamento di energia. Uno degli scienziati più giovani, un uomo con un camice stropicciato e gli occhiali appannati, chiamò gli altri. “Dottor Elsom! Deve vedere questo!”