Alla fine il ragazzo abbassò il binocolo e glielo restituì. “Sono solo onde”, disse in modo categorico. Poi tornò al suo telefono, indifferente. Arthur rimase immobile, stringendo forte il binocolo. Lentamente lo sollevò verso i propri occhi e scrutò di nuovo l’acqua, con la mascella serrata.
Le sagome erano sparite. O sommerse. O si erano allontanate. La superficie era ormai vuota. Non c’era nulla di insolito. La fissò comunque, con il respiro corto e gli occhi in cerca. Ma non c’era nulla. Solo l’increspatura della marea e il bagliore bianco della luce del sole.