La bottiglia all’interno si frantumò all’istante. “Dannazione!” gridò, indietreggiando mentre il vino rosso sanguinava sul pavimento come una ferita che si muoveva lentamente. Poi lo sentì. Un tintinnio metallico e morbido, mentre qualcosa rotolava. Fece scattare la torcia verso di essa.
Una piccola chiave di ottone era atterrata vicino alla base della poltrona rotta. Claire si accovacciò e la raccolse. Era appannata ma inconfondibile: una vecchia chiave da scheletro, con una targhetta legata da un nastro sbiadito. La girò. Nell’ottone erano incise le iniziali C.M. Le mancò il fiato.