“Kayla”, disse Mark a bassa voce, “resta in linea” Lei lo sentì muoversi: un cassetto che si apriva, qualcosa che veniva trascinato sulla scrivania, il respiro veloce e irregolare. “Aspetta. Dammi solo… un secondo. Devo controllare una cosa” Kayla si premette una mano sul petto, cercando di calmare il respiro mentre il silenzio dall’altra parte si allungava.
Sentì dei leggeri scatti, il suono di qualcuno che digitava un’applicazione del telefono. Poi Mark inspirò bruscamente. “Oh mio Dio” L’intero corpo di Kayla si raffreddò. “Mark? Cosa… cosa c’è?” La sua voce si abbassò a un sussurro sommesso e urgente che non aveva mai sentito prima.