Il parcheggio del motel si era in gran parte svuotato quando le volanti si prepararono a partire. Le luci lampeggianti dipingevano ancora il marciapiede screpolato, ma la tensione si era sciolta in qualcosa di più tranquillo, qualcosa di più vicino al sollievo.
Andrew rimase in piedi accanto alla sua Civic scassata, con le braccia incrociate, cercando di elaborare tutto. Un agente gli si avvicinò, con una cartellina in una mano. “Solo un’altra firma”, disse. “Dopo questo può andare”